Unit 1
L'identità epistemologica della pedagogia tra 800 e 900 - Approcci a confronto
Tra la fine dell’800 e la prima metà del 900 - in una temperie culturale segnata dall’influenza del Positivismo e dell’Evoluzionismo - la Pedagogia inizia a definire la propria identità epistemologica attraverso due approcci complementari ai problemi dell’educare, caratterizzati da due diverse visioni dell’educazione e da due diversi fuochi di indagine: un approccio teoretico ed un approccio empirico.
Approccio teoretico
La pedagogia si definisce come ambito di riflessione filosofica sulle condizioni, i limiti e le possibilità dell'educazione, intesa come dispositivo normativamente orientato.
Fuochi di indagine:
- Implicazioni etiche, morali, politiche, sociali dell’educazione
- Sviluppo di una teoria della formazione umana (Bildung)
- Fini, ideologie, valori che orientano l’educazione
- Le categorie, i modelli, le teorie dell’educazione
Approccio empirico
La Pedagogia si definisce come “scienza dell’educazione”, che viene intesa come forma di pratica socio-culturalmente situata.
Fuochi di indagine:
- Condizioni empiriche dell’educare
- Processi educativi
- Pratiche educative
La Pedagogia come scienza e il contributo di Herbert Spencer
Il contributo di Herbert Spencer è determinante per la definizione dell’educazione in termini di processo e per la Pedagogia in termini di scienza empiricamente fondata.
Nella visione di Spencer l’educazione è un processo che muove dai bisogni naturali e sociali dell’individuo e tiene conto delle tappe della sua crescita fisica ed intellettuale.
Il lavoro educativo deve procedere su base scientifica per monitorare ed accompagnare il processo di crescita nelle sue diverse dimensioni.
Per approfondire:
https://archive.org/details/spencereducation00spen
http://www.filosofico.net/spencer.htm
http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaS/SPENCER_%20SULL%20APPRENDIMENTO.htm
La Pedagogia come scienza dell'educazione e il contributo di Maria Montessori
Il contributo di Maria Montessori è stato determinante per la definizione di una identità scientifica della Pedagogia.
Attraverso l’osservazione, la definizione di ipotesi, la sperimentazione in situazione, la verifica e la validazione si mette a punto un metodo di lavoro e di ricerca, che sostiene ed alimenta l’elaborazione di modelli operativi e di teorie pedagogiche strettamente connessi con la dimensione empirica dell’educare.
La pedagogia montessoriana (che ha dato origine ad un modello diffuso in tutto il mondo) è calibrata sui processi di sviluppo psico-fisico e sensoriale e si focalizza sui contesti e sulle risorse educative, intese come facilitatori dei processi di crescita dei bambini.
Maria Montessori - una vita per i bambini - Scheda film
La vita della grande educatrice italiana che ha precorso i tempi diventando celebre in tutto il mondo grazie al suo metodo pedagogico rivoluzionario e che da oltre 100 anni ha fatto crescere milioni di bambini.
Roma, 1892. Il film racconta la vita di Maria Montessori, la grande pedagogista ed educatrice italiana, con uno sguardo assolutamente nuovo sulla sua vita privata sino ad oggi poco conosciuta. Tra le prime donne italiane laureate in medicina, Maria è ideatrice di un metodo pedagogico innovativo che ancora oggi è fra i più diffusi al mondo. Donna moderna, combatte le ipocrisie del proprio tempo e attraverso i “suoi bambini”, riscoprirà il suo stesso figlio.
La pedagogia montessoriana nelle "case dei bambini"
I video mostrano la concretizzazione delle idee pedagogiche di Maria Montessori nell'esperienza delle "case dei bambini".
Il metodo Montessori viene insegnato presso la Regia Scuola Magistrale Montessori, a Roma, scuola che verrà chiusa durante il periodo fascista. In una intervista rilasciata al suo rientro in Italia dopo la guerra Maria Montessori ci raconta la storia del suo esilio.
John Dewey: le fonti di una scienza dell' educazione, 1929
Il contributo di John Dewey è determinante nel definire il passaggio da un'epistemologia filosofica ad una scientifica che si concretizza sulla scorta di una serie di elementi:
- Identificazione di un metodo fondato e rigoroso di indagine sull’educazione
- Implicazioni: culturali, politiche, pratiche e sociali
- Riferimento a "fonti" scientifiche e dati empirici
- Riferimento a "fini in vista" che si definiscono in situazione e che orientano le pratiche all’interno di specifici contesti
- Focus sull’agire, sui contesti, sui metodi e sulle pratiche
- John Dewey 1859-1952. Fonte: American Philosophers
L'esperienza della scuola laboratorio di Chicago e della pedagogia attivista
Durante gli anni in cui Dewey insegnò all'università di Chicago, insieme ad un gruppo di suoi collaboratori fondò la scuola laboratorio (1896), che si configura come una esperienza di ricerca empirica in cui la teoria e la pratica educativa si intrecciano in un processo continuo.
La scuola-laboratorio è una delle più interessanti esperienze pedagogiche del 900. Ispirata alla “teoria dell’esperienza” deweyana (vedi lezione 7) realizza un percorso educativo fondato:
- sul principio dell’interazione tra individuo e ambiente
- sulla continuità tra dimensioni formali ed informali dell’apprendere e del conoscere
- sulla circolarità di conoscenza ed azione
- sul principio del learning by doing, inteso non tanto e non solo come fare inteso in senso manuale, ma come operazionalizzazione di processi di indagine nei diversi campi di esperienza.
Nella scuola laboratorio gli studenti cucinavano, coltivavano l’orto, preparavano manufatti. Le discipline di studio (leggere, scrivere, far di conto, la storia, la geografia, ecc.) venivano insegnate partendo da interessi emergenti dai campi di esperienza degli allievi.
Ispirate alla pedagogia di Dewey sono diverse esperienze di scuola progressiva, che vanno a definirsi negli Stati Uniti negli anni Quaranta.
Guarda il video delle scuole progressive nate sul modello delle scuole laboratorio.
Pedagogia e/o scienze dell'educazione: questioni epistemologiche. Il dibattito tra gli anni 60 e gli anni 70
Tra gli anni 60 e gli anni 70 in Europa l’identità epistemologica della Pedagogia in quanto scienza indipendente viene messa in discussione attraverso una serie di interrogativi.
- Che tipo di scienza è la Pedagogia?
- Esiste la Pedagogia o esiste un insieme articolato di scienze dell’educazione?
- Se la Pedagogia esiste, quale è la sua specifica identità epistemologica?
- Se la Pedagogia esiste ed ha una sua identità specifica, che tipo di rapporto intercorre tra la Pedagogia e le altre scienze dell’educazione?
- Esiste un metodo o esistono più metodi di ricerca in Pedagogia?
Per approfondire:
A.Kerlan, Epistemologie des sciences
P.Bertolini, Lo stato delle scienze dell’educazione in Italia
Gaston Mialaret, Le scienze dell'educazione, 1976
Il contributo di Gaston Mialaret è determinante nel contestualizzare la collocazione della Pedagogia nel contesto di un insieme di altri saperi.
Le scienze dell’educazione sono classificabili in un sistema triadico:
- scienze che studiano le condizioni generali e locali dell’educazione (storia dell’educazione, sociologia scolastica, economia dell’educazione, etc.)
- scienze che studiano la situazione educativa (psicologia dell’educazione, scienze della comunicazione, didattica delle discipline, scienze della programmazione e della valutazione, etc.)
- scienze della riflessione generale sull’educazione (filosofia dell’educazione, etc)
Per approfondire:
A.Verginioux (ed) Les origines et l’évolution des sciences de l’éducation en pays francophones
Unit 2
A. Visalberghi, Pedagogia e scienze dell'educazione
La Pedagogia si trova al crocevia di quattro settori di indagine:
- Il settore psicologico (psicologia dell’educazione, evolutiva, sociale, etc. )
Focus: le dimensioni affettive, cognitive, relazionali dell’educazione. - Il settore sociologico (sociologia generale, dell’educazione, della conoscenza, etc. )
Focus: rapporto tra educazione, istituzioni educative e società.
- Il settore metodologico-didattico (tecnologie educative, teorie sulla programmazione e sulla valutazione scolastica, etc).
Focus: mezzi, metodi e strumenti dell’educazione.
- Il settore disciplinare (storia delle singole materie di studio, epistemologia generale e genetica).
Focus: analisi delle discipline di insegnamento e della conoscenza in generale.
Per approfondire:
Il dibattito tra gli anni 80 e gli anni 90. Scienze dell'educazione o scienze della formazione? (1/2)
Tra gli anni 80 e gli anni 90 viene messo in discussione lo stesso costrutto di educazione che viene rimpiazzato dal costrutto di formazione e di conseguenza si individua un diverso apparato di saperi a sostegno dello studio dei processi formativi.
I punti cardine intorno cui muove il dibattito sono:
- Confusione determinata dall’uso indifferenziato dei termini “istruzione”, “educazione” e “formazione”, data l’impossibilità oggettiva di delinearne nettamente i contorni
- L’educazione: un concetto ambiguo e limitato
- Educazione o formazione?
- Focus sulla persona o sul soggetto?
Il dibattito tra gli anni 80 e gli anni 90. Scienze dell'educazione o scienze della formazione? (2/2)
A partire da questi snodi si definiscono alcune essenziali linee di ricerca:
- La formazione umana come oggetto di ricerca scientifica e critico/teoretica
- Il costrutto di formazione come processo bio-socio-antropologico
- Il campo di indagine delle scienze della formazione, come insieme complesso di saperi interconnessi in una prospettiva interdisciplinare.
Per approfondire:
Pedagogia e scienze della formazione: una prospettiva interdisciplinare
Nel quadro del dibattito si definisce una prospettiva interdisciplinare che comprende diversi e differenti punti di di vista:
- Punto di vista pedagogico (la scienza dell’educazione, la pedagogia generale, la filosofia dell’educazione)
- Punto di vista psicologico (la scienza del comportamento e delle relazioni umane sul piano interpsichico ed intrapsichico)
- Punto di vista antropologico (la scienza della cultura umana)
- Punto di vista sociologico (scienza dei sistemi sociali)
- Punto di vista storico (studio scientifico degli eventi e delle vicende umane sul piano diacronico e sincronico)
Focus: i processi formativi in ambito formale, non formale, informale.
Per approfondire:
P.Orefice, Il processo formativo tra potenziale di conoscenza e reti di saperi
La pedagogia tra scienze dell'educazione e filosofia dell'educazione
Il contributo di Franco Cambi è essenziale nel riproporre la centralità del concetto di educazione e nel definire la collocazione della pedagogia al crocevia tra scienze dell’educazione e filosofia dell’educazione, nel mettere a fuoco il congegno del discorso pedagogico.
Il sapere pedagogico si articola in tre settori:
- Le scienze dell’educazione (ambito di studio empirico e settoriale dei processi educativi)
- La pedagogia generale (ambito di riflessività sugli aspetti generali e trasversali dell’educazione, che chiama in causa ed organizza il contributo delle diverse scienze dell’educazione con una pluralità di declinazioni: la pedagogia interculturale, la pedagogia di genere, la pedagogia della marginalità, etc.)
- La filosofia dell’educazione (ambito di meta riflessività teoretica che si occupa degli aspetti epistemologici e assiologici – cioè legati ai valori, all’etica – della ricerca e della pratica educativa)
Per approfondire:
F.Cambi, Introduzione alla filosofia dell’educazione
F.Cambi, Scienze umane e pedagogia
G.Spadafora, L’identità della pedagogia. Ulteriori riflessioni
Risorse della lezione
- La pedagogia nel quadro delle scienze della formazione
- La pedagogia come ambito di ricerca empirica e critico/teoretica
- La ricerca empirica in pedagogia
- La ricerca critico/teoretica in educazione
- Gli oggetti della ricerca in educazione
- La formazione come oggetto di ricerca pedagogica: ambiti, livelli e dimensioni
- La nozione di esperienza come categoria formativa
- L'agire educativo: contesti, intenzioni, ragioni
- Le pratiche dell'educazione. Situatività, legittimazione, controllo, riflessività
- Epistemologia della ricerca empirica in pedagogia
- I metodi della ricerca educativa. L'osservazione
- L'agenda europea per la ricerca educativa nello scenario di Horizon 2020
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