Seleziona una pagina

Università, i trasporti inesistenti

È ben chiaro il senso di emergenza che restituisce una tenda. Frane, smottamenti, terremoti: ogni anno nella fragile Italia tanti sono gli sfollati, come in questi terribili giorni con l’alluvione in Emilia-Romagna. Per questo è d’impatto il simbolo scelto dagli studenti che protestano accampati contro il caro affitti. Un paragone forte, un dissesto sociale più che idrogeologico, ma che restituisce un senso di precarietà sul futuro del Paese. Lo studio è infatti alla base del progresso di una nazione, e il rimescolamento fra grandi città e piccoli centri rappresenta l’humus sul quale si basa il sistema formativo, con la sua contaminazione di persone e idee. Nell’Italia degli 8.000 Comuni si era forse pensato di risolvere il problema aprendo un’università sotto casa a tutti (sono oltre 100, praticamente una ogni provincia), per accontentare in primis i tanti ricercatori e professori in esubero dalle accademie più grandi. Poco male se poi la qualità è quella che le impietose classifiche internazionali certificano, nonostante l’esasperante retorica dell’eccellenza. 
(…)
Nel breve periodo, per far fronte alla crisi degli affitti non si può che puntare a potenziare i servizi di mobilità, programmando nuove linee che colleghino centro e periferie. In questo contesto, tutti devono fare la loro parte, in primis la politica. Positivo l’esempio del deputato partenopeo Pd Marco Sarracino che è andato ad ascoltare i giovani accampati fuori La Sapienza di Roma, difendendo poi in Parlamento i fondi destinati alla costruzione della futura metropolitana Linea 10 che dovrebbe unire Napoli con Afragola. Il mondo universitario è invece chiamato a ricalibrare gli orari delle lezioni e degli esami, comunicando variazioni per tempo ed evitando che gli studenti si rechino a vuoto in facoltà magari dopo un’ora di viaggio sulle indecorose ferrovie regionali. Infine, l’e-learning. Sembrava la panacea durante il Covid, è scomparso dalle agende. A Napoli c’è davvero (questa si) un’eccellenza sul tema: Federica della Federico II, buona pratica di spesa di fondi europei. Migliaia i corsi accessibili da ogni parte del globo. Costa sicuramente meno che costruire uno studentato, ed è già una soluzione a portata di tutti. Il che, in tempo di tende, non è poco.

continua a leggere

Competenze

Postato il

27 Maggio 2023