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Theodore Schultz, vincitore del premio Nobel per l’Economia, fu il primo a parlare del “capitale umano” in uno studio sui Paesi in via di Sviluppo.

In ambito aziendale, il capitale umano comprende molte caratteristiche individuali che ogni collaboratore può apportare al proprio lavoro.

Creatività, intelligenza, tenacia, equilibrio, esperienze personali, rispetto per il lavoro degli altri, motivazione, flessibilità.
Un business che mira al successo deve anche partire dalla cura della risorsa più preziosa: le capacità personali dei membri del team.

Appare evidente quanto il futuro valore di un’azienda dipenda anche da come sia in grado di gestire e valorizzare il capitale intangibile che, pur non comparendo nel bilancio tradizionale, rappresenta la chiave del successo.

Si stima infatti che più del 70% del valore di mercato di un’organizzazione dipenda dal capitale relazionale e umano e da quello che gli economisti definiscono “employee experience”.

Si ritiene infatti difficile gestire i clienti e le prospettive di crescita sul mercato se prima non si comprende come avere cura del personale e dunque delle risorse umane.

La customer care si trasforma per adattarsi ai bisogni di chi costituisce le ossa e lo scheletro dell’azienda.
Bisogna imparare allora a stimolare, incuriosire, motivare i membri del team, certi che i vantaggi per l’attività possano essere evidenti e notevoli.

Quali sono i benefici  di una buona e funzionale gestione del capitale umano?

  • Se ci si focalizza sugli obiettivi che si prefigge ogni individuo, uniti a quella che è la mission dell’azienda, si assiste ad un aumento della produttività
  •  Attraverso la valorizzazione del personale si ottiene un miglioramento delle performance economiche che permettono all’azienda di attirare risorse di valore, stimolate da ambienti lavorativi dove viene valorizzato il potenziale di ciascuno.
  • La corretta gestione del tempo e la diminuzione dello stress lavorativo determina una diminuzione del costo del personale in quanto si riduce l’assenteismo e le giornate improduttive.

Sono sempre più numerose le aziende e le start up che hanno compreso l’importanza del capitale umano e periodicamente effettuano indagini e valutazioni sulle capacità personali e professionali dei loro dipendenti.

Utili sono gli strumenti di analisi creati con obiettivi differenti, come i questionari e i modelli standard, creati da psicologi e studiosi del comportamento .

Uno dei test più apprezzati è il “Gallup StrenghtsFinder” che nasce da un’idea semplice quanto rivoluzionaria: non tentare di migliorare le tue debolezze, rafforza piuttosto le tue capacità.

Il “Myers-Briggs test” invece identifica le caratteristiche psicologiche del dipendente permettendo così al datore di lavoro di comprendere al meglio le potenzialità delle sue risorse per migliorarne la produttività.

Ma non vi sono limiti alla fantasia, qualunque sia la tua idea di business ricordati di cominciare con il piede giusto: scegli il giusto team!

(https://primer.com.au/)