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Negli ultimi anni è aumentata la richiesta di un rapporto più diretto e consapevole con la natura. Dalle vacanze slow ai cibi “a chilometro zero”, un numero maggiore di persone sente il bisogno di sintonizzarsi su tempi e ritmi più lenti, quelli naturali. Nel campo alimentare, in particolare, è caccia ai prodotti “bio”, locali e di stagione. Le nostre città si sono popolate di negozi specializzati e si è diffusa la coltivazione diretta in piccoli orti, sia personali che condivisi, e la presenza di orti urbani

Tutto questo sta portando a innovazioni nel trattamento della superficie agricola utilizzata (SAU), sia per la produzione agricola che per i terreni da pascolo.

Dell’attenzione alla tutela della biodiversità dell’agro-ecosistema ce ne parla Maria Isabella Sifola, docente di Agronomia presso l’Università di Napoli Federico II nel Mooc Fondamenti di agronomia e laboratorio di coltivazione delle piante. Nel corso delle lezioni vengono illustrate, oltre all’inquadramento dei diversi sistemi colturali usati nel mondo, da quelli di sussistenza a quelli intensivi e intensivi sostenibili, le tecniche agronomiche fondamentali con un focus sulla coltivazione delle piante officinali impiegate in ambito erboristico, farmaceutico e cosmetico.

Nuovi obiettivi: sostenibilità del processo agro-alimentare

Innanzitutto, la parola chiave per il futuro è: ecosostenibilità. Già nel 2001 l’OCSE, l’Organizzazione per lo Sviluppo e la Cooperazione Economica, ha riservato all’agricoltura diversi ruoli:

Oltre alla sua funzione primaria di produrre cibo e fibre, l’agricoltura può anche:
– disegnare il paesaggio;
– proteggere l’ambiente e il territorio; 
– conservare la biodiversità;
– gestire in maniera sostenibile le risorse;
– contribuire alla sopravvivenza socio-economica delle aree rurali;
– garantire la sicurezza alimentare.

I sistemi di coltura devono quindi rispondere di queste esigenze e tenere conto anche del legame tra i nutrienti e la salute e gli effetti tossici di alcuni pesticidi e fertilizzanti. 
Questioni affrontate dalla professoressa Sifola nel Mooc che guidano alla comprensione, tra l’altro, dei meccanismi che regolano la produzione dei cibi presenti sulle nostre tavole. 

Come evitare errori nella coltivazione?

Il Mooc Fondamenti di agronomia e laboratorio di coltivazione delle piante invita anche a “sporcarsi le mani”. Un’ampia parte è dedicata alla spiegazione delle principali tecniche agronomiche e delle caratteristiche essenziali del suolo, l’atmosfera e dell’acqua. I tre fattori basilari che interagendo fra loro influenzano la buona riuscita delle coltivazioni, da quelle industriali agli orti amatoriali. Nel corso delle lezioni vengono fornite indicazioni specifiche per evitare i più comuni errori e migliorare il proprio pollice verde.

Non resta che mettersi all’opera! Iscriviti al corso Fondamenti di agronomia e laboratorio di coltivazione delle piante e iniziare a dare vita al tuo orto da coltivare!