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Da qualche giorno su Federica.EU è disponibile il nuovo MOOC Robotics Foundations II: Robot Control del professor Bruno Siciliano.

Il corso rappresenta la continuazione di una traccia che il docente, dopo il successo del precedente Robotics Foundations I: Robot Modelling, già disponibile anche su edX, svolge per illustrare le caratteristiche che rendono, in ultima analisi, il robot un ausilio per l’uomo.

Lo studio della robotica ci riconduce sempre all’osservazione della natura e alla possibilità di creare, ispirandosi a quest’ultima, un’alterità concepita per superare i limiti umani nello svolgimento di alcuni compiti.

La robotica è una scienza giovane e in piena evoluzione. Se pensiamo al ramo propriamente industriale, possiamo rintracciare tre generazioni di robot che si sono avvicendate nelle fabbriche modificandone gli ambienti. Dalle prime macchine programmabili off-line e collocate a distanza di sicurezza dall’operatore, entro un certo perimetro, a quelle cedevoli fatte di materiali leggeri, fino ai “cobot” veri e propri collaboratori, eventualmente dotati di carrello mobile che si combina con le braccia per la parte manipolativa, e caratterizzati da una programmazione intuitiva, in quello che è diventato uno spazio di lavoro letteralmente condiviso.

Tale coabitazione è resa possibile dall’integrazione di sofisticati sensori come videocamere, sensori di prossimità e sensori di forza grazie ai quali è possibile sviluppare tecniche di controllo “sensory–feedback” in grado di determinare la presenza umana ed evitare il rischio di un contatto accidentale. I cobot rappresentano l’ultima generazione di dispositivi semi-autonomi che, attraverso la loro capacità di apprendimento, interagiscono attivamente con il mondo che li circonda fornendo il collegamento mancante tra il mondo digitale e quello fisico e assumendo, dove necessario, un aspetto sempre più antropomorfo.

In Robotics Foundations II: Robot Control vengono introdotti i concetti di “sensing”, “planning”, “control”, abilità di cui necessita un robot perché possa, come mostra il video di presentazione, tenere in equilibrio mobile una pallina su un’asta alla stregua di un abile giocoliere.