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Nel 1967 il sociologo americano Stanley Milgram mise in pratica un esperimento volto a dare una conferma scientifica alla “teoria dei sei gradi di separazione”, postulata anni prima dall’autore ungherese Frigyes Karinthy.
Secondo l’ipotesi dei sei gradi di separazione, ciascuno di noi può essere legato ad un altro attraverso una catena di conoscenze che passa attraverso cinque individui.

Immagina di voler conoscere un divo di Hollywood, il manager di una grande azienda o il Presidente degli Stati Uniti.
Secondo la suggestiva teoria, chiunque tu stia cercando è a sei passi da te, basta solo avere le giuste conoscenze e un buon lavoro di network!

Il networking è infatti la  pratica professionale e imprenditoriale basata sulla creazione di una rete di contatti solida e utile.
I social network più celebri, come Facebook e Linkedin, traggono ispirazione dalla teoria di Karinthy e permettono agli utenti di creare connessioni e legami con pochissimi clic.

Ma perché fare networking è così importante?

Le risposte sono semplici e numerose: avere diversi contatti che rispecchiano il tuo ambito professionale è essenziale per aiutarti a comporre un quadro completo del lavoro, permettendoti di essere aggiornato sulle nuove tendenze, portando alla tua attenzione nuove posizioni aperte e possibilità. 

Avere milioni di connessioni sui diversi social media, non è però automaticamente sinonimo di successo. Qualità e quantità non sempre vanno a braccetto e la cosa più utile da fare è concentrarsi sul creare legami con chi condivide interessi e percorsi affini che permettono di migliorare le proprie skills ed attitudini.

Un’indagine condotta dalla Haward Business Review, che ha coinvolto ben 165 avvocati appartenenti a un grande studio legale del Nord America, ha fatto emergere con chiarezza quanto il loro successo professionale sia stato determinato in gran parte dall’abilità nel fare networking professionale al di fuori dell’orario lavorativo.

I legali che avevano dedicato più tempo alla creazione di legami e che avevano ampliato la loro rete di conoscenze si sono rivelati in grado di raggiungere più rapidamente e più correttamente successi sul piano professionale.

La creazione di un buon network avviene online e offline: che sia un caffè o un contatto su linkedin, ogni occasione è quella giusta per far crescere la propria rete di contatti.

Eventi di settore, corsi di formazione, aperitivi con i colleghi, gruppi facebook e associazioni professionali sono alcuni tra i canali più utilizzati per incontrare chi, come te, è alla ricerca di nuovi spunti e nuovi legami.

La prima cosa da fare è lavorare sul proprio personal brand che, in un mondo digitale e interattivo come il nostro, costituisce di certo un ottimo biglietto da visita. 
Creare nuovi collegamenti sarà più facile di quanto sembri, nonostante possa sembrare una scommessa ad alto rischio, tutto dipende da come ci si pone e dal modo in cui si gestiscono le relazioni. 

Fare Networking è prima di tutto una forma mentis: se sei disposto a condividere, ad aiutare e a metterti in gioco in prima persona puoi stare certo che ne riceverai qualcosa in cambio.

Nessun uomo è un’isola, investi energie nei tuoi rapporti con gli altri e non ne sarai deluso.
Dopotutto, chiunque tu stia cercando è solo a sei passi da te!

Che aspetti a cominciare?

(Ativan)