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Come dovranno cambiare le skill professionali nei prossimi mesi? Saadia Zahidi, managing director el World Economic Forum, già a gennaio, in occasione dell’ultima edizione del WEF Annual Meeting ha ben delineato l’esigenza di aggiornare e rivedere le competenze chiave per il futuro, maggiormente sentita   oggi anche per effetto del Covid. 

A causa della rivoluzione 4.0, ovvero la tecnologizzazione della sfera socio-lavorativa, si stima infatti che entro il 2030 più di un miliardo di persone saranno coinvolte in una vera “rivoluzione”: la “reskilling emergency”.

La chiave principale per fronteggiarla è iniziare dall’educazione, anche attraverso l’introduzione delle tecnologie (edtech o education technology).

Quando si parla della Education Technology, o EdTech, si fa genericamente riferimento all’incontro tra tecnologia e educazione. In particolare, consiste nell’introduzione delle tecnologie più innovative nelle aule scolastiche per facilitare l’apprendimento di materie tradizionali da un lato, e dall’altro di legarlo all’acquisizione di conoscenze tecnologiche utili al futuro inserimento nella sfera socio-lavorativa.

Se, durante una lezione, al metodo d’insegnamento tradizionale, ad esempio, si affiancasse l’utilizzo di un supporto tecnologico, le modalità di apprendimento migliorerebbero divenendo più accattivanti. Ciò che occorre è quindi una mediazione tra “tradizione” e “tecnologia”, che diviene strumento fondamentale per innovare e potenziare le modalità di apprendimento.

Il “reskilling” richiesto, tuttavia, non fa solo riferimento alla necessità di imparare ad utilizzare e a gestire le tecnologie, ma ad una vera e propria rivoluzione dell’educazione che coinvolge soprattutto le modalità e non solo i contenuti insegnati.

La cosiddetta “tech-revolution” in ambito lavorativo come in quello sociale, relazione, artistico è già in atto. Quello che occorre è un aggiornamento soprattutto della forma mentis, attraverso l’acquisizione di skills trasversali che siano utili non solo in ambito lavorativo ma in ogni ambito, soprattutto scolastico. 

Questa rivoluzione richiede, quindi, un allineamento delle capacità soprattutto dei giovani rispetto ad un mondo già globalizzante. 

Nei prossimi articoli di federica.eu si parlerà di “skills trasversali” e delle tecnologie più utili da introdurre anche in ambito scolastico. 

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