Seleziona una pagina

Settembre. Mese di rientro dalle vacanze, di ripresa del lavoro e della scuola.
Così fino all’anno scorso.

Il settembre 2020 si configura con regole di ingaggio completamente differenti, a causa dell’emergenza Covid-19 che, seppur sembra abbia superato la sua fase più critica, continua a preoccupare le famiglie di tutto il mondo.

Se la scuola in queste settimane si avvia a riaprire con forti dubbi e incertezze, con il timore di un nuovo lockdown, l’Università sembra essere riuscita a riorganizzare le proprie attività e i propri spazi in maniera più agevole, grazie alla flessibilità della frequenza degli studenti – non sempre obbligatoria – seppure con grandi numeri.

In recenti dichiarazioni, il Ministro Manfredi ha rassicurato sulla riapertura, confidando nel grosso lavoro di organizzazione fatto dagli Atenei e Dipartimenti nonché sul senso di responsabilità degli studenti stessi.

In generale la tendenza è privilegiare la partecipazione degli studenti neo-immatricolati o comunque dei primi anni, al fine di non disperdere la fase iniziale di apprendimento nel passaggio dai ritmi scolastici a quelli universitari.

Ma se per chi ha già fatto la propria scelta di studio il percorso sembra tranquillo, non altrettanto sembra esserlo per chi deve ancora decidere a quale corso di laurea iscriversi e, soprattutto, se iscriversi all’Università.

Mentre sulla Rete si aprono dibattiti sull’importanza di riprogettare i percorsi di studio in base alle richieste del mercato del lavoro (non ultima la provocazione di Google di rilasciare “lauree” di sei mesi al costo di soli 300 dollari), emerge con forza la richiesta di informazione da parte degli studenti, privati in questi mesi dei consueti momenti di orientamento che solitamente vengono svolti nella prima parte dell’anno.

Abbiamo chiesto a Carlo Mariconda, Professore di Analisi Matematica nonché Advisor for e-learning and innovative teaching presso l’Università di Padova, di illustrare il suo punto di vista rispetto alla possibilità di utilizzare la Didattica a distanza non solo per fare “didattica” ma anche per fare orientamento.

In Italia, oltre a Federica.eu, è da segnalare l’iniziativa Orient@mente dell’Università di Torino, dove è possibile accedere a contenuti multimediali, autovalutare la propria preparazione, ripassare e rinforzare le conoscenze acquisite nel corso degli ultimi anni di scuola. Oppure il consueto YouTube, archivio video per eccellenza, dove negli anni numerosi docenti hanno caricato le proprie videolezioni, come nel caso del corso di Analisi Matematica del Prof. Massimo Gobbino dell’Università di Pisa.

Spesso gli studenti esitano a scegliere un corso di laurea, preoccupati dalle proprie carenze in quelle discipline. Ecco allora che i MOOC diventano uno strumento utile anche per poter colmare le lacune. In questo senso si delinea l’attività del CISIA, il Consorzio interuniversitario italiano dedicato ai test di accesso all’Università. Tra le novità del CISIA di quest’anno vi è TOLC @CASA, che consente di poter svolgere il test per l’ammissione ad alcuni corsi di laurea o di studio senza doversi recare in sedi universitarie o convenzionate. Sono state attivate ben 3.931 aule virtuali per più di 50mila TOLC. In collaborazione con Federica, il CISIA, ha anche avviato una linea di MOOC per l’autovalutazione e l’apprendimento di discipline strategiche per la preparazione universitaria, come la matematica, le scienze fisiche e chimiche di base, biologia, logica, ragionamento, problemi e comprensione dei testi, conoscenza della lingua italiana.

Il primo, realizzato dal Prof. Mariconda, e dedicato alla matematica di base, è già disponibile sulla piattaforma federica.eu e ha raggiunto 35.000 studenti in pochi mesi. Un corso MOOC dedicato ad uniformare la preparazione degli studenti sul tema dell’Analisi Matematica, sia per chi intende iscriversi che per chi è già iscritto. 

Lo scenario che si prospetta per la didattica nei prossimi mesi, se non anni, è sempre più su una linea ibrida, nonostante le critiche che sono state rivolte alla DAD in questi mesi, legate prevalentemente ad una digitalizzazione forzosa più che “per scelta”. Appare invece chiaro come l’online può diventare la forza aggiuntiva per le lezioni in aula, consentendo agli studenti di visionare le lectures migliori realizzate da docenti e esperti di tutto il mondo, selezionate dai propri insegnanti, per poi usare l’aula come luogo di discussione e confronto costruttivo, nonché di approfondimento.