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L’avvento della pandemia da covid19 ha intensificato l’utilizzo della tecnologia per tante azioni del vivere quotidiano.

Possiamo affermare di essere davanti ad una vera e propria rivoluzione digitale o si tratta semplicemente di una naturale accelerazione di un fenomeno inevitabile?

Quando la nostra vita tornerà ad un ritmo regolare e scivoleremo lentamente verso le vecchie abitudini, l’utilizzo della tecnologia diminuirà o resterà immutato?

Un settore che ha avvertito con chiarezza una trasformazione tecnologica, che sembra destinata a durare, è  di certo quello dell’educazione.

Tutti gli italiani conoscono ormai l’espressione “didattica a distanza”, il cui acronimo “Dad” è  ripetuto più volte al giorno in tutte le case dove vivono  bambini o ragazzi in età scolare. Questa evoluzione è stata anche evidenziata dall’azienda HolonIQ, che ha mostrato, in  una recente analisi, delle previsioni di spesa in edtech per i prossimi anni, in cui si osserva come l’importo ipotizzato prima della pandemia sia aumentato di circa 404 miliardi di dollari.

In questo scenario di cambiamento, sono diversi i settori in crescente espansione che vedono le aziende concorrere sul mercato.

Il campo dell’internet of things, le società che si occupano di intelligenza artificiale, la tecnologia del blockchain alla base del bitcoin e di ogni altra valuta elettronica e gli strumenti e le applicazioni di realtà virtuale e di quella aumentata: sono  questi i nuovi giganti del futuro.

Tra queste, sono sempre più numerose le aziende che competono quotidianamente per mettere a punto nuove tecnologie nel campo dell’edtech che siano in grado di cambiare il modo in cui le persone imparano.

Mai momento fu più propizio. Infatti, il numero di persone che studiano nel mondo è in notevole aumento e si stima che entro il 2050 gli studenti saranno circa 2 miliardi in più di oggi.

I 5 motivi principali alla base dell’aumento degli studenti:

  1. L’aumento delle piattaforme digitali che offrono servizi di informazione
  2. L’aumento di corsi di formazione gratuita offerta da università e non solo con l’offerta del formato MOOC
  3. La diminuzione di posti lavoro, che ha spinto i giovani e non a ritornare tra i banchi universitari per reinventarsi
  4. Il costante cambiamento del mercato che ha portato all’aggiornamento continuo in ottica di life long learning.
  5. La possibilità per molti utenti con delle disabilità di poter accedere a corsi online

Cosa accadrà nei prossimi anni nel mondo dell’edtech?

Non ci resta che scoprirlo.